Ecco cosa può essere recuperato da un cellulare rotto

ottobre 16, 2018

Se fino a qualche tempo fa neanche era molto diffusa questa possibilità, oggi tutti sanno che se il tuo cellulare si rompe e non può essere riparato, i dati al suo interno nella maggior parte dei casi possono essere recuperati.

Ogni caso deve essere valutato singolarmente, ma la tecnologia fa passi da gigante e in molti offrono questo servizio.

In effetti i nostri smartphone più che telefoni sono dei veri e propri computer!

Al loro interno troviamo cartelle dati impressionanti. Basta vedere mentre facciamo un backup, una volta ogni tanto, quante fotografie siamo riusciti a scattare in pochi mesi e che volume dati hanno le nostre chat! Incredibili!

Diciamo che la richiesta principale di fronte ad uno smartphone non riparabile è volta al recupero della rubrica, delle fotografie e dei video salvati, e non per ultimo delle chat Whatsapp.

In molti però fanno richiesta di un recupero specifico, rivolto alle App installate all’interno dello smartphone. Se pensiamo realmente al contenuto di queste App, ci rendiamo conto dell’importanza che hanno i dati custoditi al loro interno.

Chi per esempio non utilizza le “Note” come un archivio per le password e per tutti i dati che ha paura di dimenticare?E i Memo Vocali?Quante cose o ricordi possono essere custoditi in un memo vocale?Questi sono piccoli esempi, ma in base alla propria personalità, interessi o propensioni le App possono davvero custodire dati rilevanti.

E’ possibile quindi recuperare i dati di una App da un telefono rotto?

appLa domanda non è ovvia e la risposta è complicata. Per renderla comprensibile possiamo dire che alcune App servono a semplici navigazioni e ricerche. Altre App invece contengono dei database, e quindi hanno dei veri e propri archivi dati. Il recupero dei dati può essere effettuato solo ed esclusivamente su questa tipologia di App. E’ impossibile indicare l’elenco delle App recuperabili ma sicuramente affidandosi ad esperti nel settore si possono avere le informazioni precise per la vostra specifica necessità.

Recuperare le chat Facebook (Fb)

giugno 25, 2018

fb

Chi non conosce Facebook?In realtà sono molti a conoscerlo e ad aver rifiutato l’approccio sociale tramite questo mezzo di comunicazione. Anche se con riserva per molti aspetti trash è senza dubbio un’invenzione geniale che ha stravolto completamente le nostre vite, anche se non direttamente per molti utenti che non lo hanno scelto. Quando è dilagata la notizia di questa new entry, non esisteva in effetti nessun mezzo sociale così potente e vasto capace di mettere in comunicazione utenti da ogni parte del mondo, utilizzando una semplice connessione Internet.

Come tutte le piattaforme “social” si hanno pregi e difetti. Diciamo che qualsiasi mezzo di comunicazione che prenda in affido o gestisca la nostra vita sociale può avere un importante rovescio della medaglia.

Essendo Social, rientrano in Fb tutte quelle che sono le componenti personali: da questa caratteristica nascono nuove esigenze. Nel nostro laboratorio tecnico si registra una sempre più crescente richiesta di recuperare chat facebook cancellate.

Facebook, come qualsiasi altra navigazione Internet, risiede all’interno del nostro Pc, del nostro notebook o nel nostro Smartphone, almeno finchè non viene cancellato o finchè esiste uno spazio di memoria all’interno del dispositivo che utilizziamo. Un’azione che ripetiamo molto spesso, senza neanche rendercene conto, è la cancellazione che effettuiamo quando riteniamo qualcosa superfluo, non gradito o comunque non carino da mantenere. Cancellare significa eliminare; tutto quello che però andiamo a memorizzare di nuovo all’interno del nostro hard disk o smartphone opera un’azione di sovrascrittura. A questo punto si potrebbe affermare che la memoria disponibile era ancora molta..e che siamo sicuri di non aver sovrascritto!!Brutta notizia…vero si che se esiste una memoria disponibile esiste sicuramente una maggiore percentuale di riuscita; vero anche che purtroppo la scrittura di nuovi dati avviene in modo assolutamente casuale. Ciò significa che una nuovo foto potrebbe aver sovrascritto e quindi distrutto la foto appena cancellata, come anche una chat, un video o un messaggio.

Ad oggi, tramite sistemi di analisi molto attenti e approfonditi è possibile recuperare da un hard disk o da un computer qualsiasi chat di facebook cancellate. L’analisi viene effettuata in laboratori specifici di recupero dati e l’unica cosa che bisogna sperare, come in qualsiasi caso in cui ci si affida ad una procedura di recupero dati, è di non aver fatto troppo danni a casa, tra un copia/incolla, installa/disinstalla, ecc, ecc.

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Memorie SSD e memorie Smartphone a confronto

giugno 5, 2018

ssdGli hard disk a stato solido (SSD acronimo di Solid State Drive) hanno conquistato una valida fetta di mercato grazie alle loro altissime prestazioni in termini di velocità di memorizzazione e scrittura dei file e al loro spessore minimo che ha reso possibile la progettazione di notebook super leggeri e sottili dal design accattivante.

Sebbene qualche anno fa l’utente medio ripiegava comunque sul vecchio hard disk magnetico a causa dei costi proibitivi degli SSD, oggi il mercato ci viene incontro…rimane comunque estrema la differenza di prezzo tra hard disk e ssd se prendiamo come elemento di partenza per l’acquisto la capacità del disco.

E’ incredibile come gli utenti siano ormai molto preparati in termini di prestazioni tecniche di un dispositivo, ma nello stesso tempo non conoscano “il tempo di vita” dell’hard disk scelto per il proprio utilizzo.

Gli SSD sono equipaggiati di memoria flash, che nel corso del tempo hanno subito molte evoluzioni: dimensioni ridotte, supercompatte, basso consumo energetico e altissima velocità nelle prestazioni operative. Tutte queste caratteristiche le hanno rese appetibili per tutti i dispositivi che consideriamo “mobili”. Tra i mobile device rientrano sicuramente i netbook, notebook, smartphone, i tablet, ecc. A differenza dei vecchi hard disk magnetici, non temono urti e cadute e non hanno componenti meccaniche in movimento sensibili a fattori esterni. La memoria flash racchiude in un singolo microchip un controller e una memoria nand flash e possiamo affermare che il loro ciclo di vita è predefinito. Solitamente la convinzione comune è che il produttore metta sul mercato un prodotto che duri al massimo un paio di anni per garantirsi un ricambio costante e quindi una vendita assicurata. La verità non è in effetti molto distante. La vita di una memoria flash dipende esclusivamente dalla qualità del chip a bordo e dell’usura a cui l’utente la sottopone. In parole molto semplici all’interno di un chip di memoria esistono delle celle di memoria al cui interno possono essere riscritti dati per un numero massimo di volte. Raggiunto questo target il dispositivo inizierà ad utilizzare le “celle di riserva” fino ad arrivare al blocco completo del device.

Recuperare i dati da un SSD o da uno smartphone bloccato non è sempre possibile e non è cosa banale. Un centro di recupero dati hard disk professionale saprà sicuramente aiutarti a recuperare i tuoi dati. Un consiglio banale ma sempre attuale è avere un backup dei dati sempre aggiornato, e nel caso specifico degli SSD, utilizzare sempre un hd tradizionale per la memorizzazione dati e l’SSD per il sistema operativo.

Per approfondimenti leggi questo articolo interessante:

http://www.adnkronos.com/magazine/cybernews/2018/04/09/super-memoria-che-allunga-vita-tuo-smartphone_zfLLpKE1o3G88BDTkYvakN.html?refresh_ce

 

Rimozione sicura della pennetta usb

Maggio 10, 2018

Vediamo insieme se è davvero così importante la rimozione sicura di una pennetta usb.

Più di qualcuno sul web sostiene che la “rimozione sicura” delle pennette usb sia soltanto una leggenda del mondo informatico, e quindi un’esagerazione per fare terrorismo psicologico sugli utenti finali. Una fonte auterevole in realtà afferma proprio questo tra le righe:

https://tecnologia.libero.it/e-obbligatorio-rimuovere-la-pennetta-usb-in-forma-sicura-20150

La verità è che se ci si mette dalla parte dei laboratori di recupero dati, la percentuale di pen drive che entrano in lavorazione per perdita dati è perchè il dispositivo si è piegato, spezzato o improvvisamente non è più riconosciuto dal pc. Tra le cause più comuni di una pennetta che non viene più riconosciuta c’è sicuramente la mancata rimozione sicura.

Ho letto un articolo molto interessante su questo argomento che spiega l’esatto contrario di quello precedente:

https://recuperodatihdd.blogspot.it/2018/03/limportanza-della-rimozione-sicura-di.html

Diciamo che la verità sta nel mezzo. L’unico modo perchè la pen drive ed i suoi dati non subiscano danneggiamenti a causa di una nostra manovra incauta, è far si che la pennetta diventi invisibile al sistema operativo.

USB

Questo vuol dire in maniera chiara e coincisa che una pen drive non deve MAI essere rimossa durante il suo funzionamento, poichè potrebbe ricevere uno shock improvviso e danneggiare parte dei dati contenuti al suo interno.

Sebbene una pen drive di volume medio, prediamo come esempio una 32gb, costi intorno ai 15 euro, è equipaggiata di memorie flash; le memorie flash sono composte da diversi chip e microchip, montati al suo interno; il danneggiamento anche di uno solo di questi chip rende la pendrive inutilizzabile. Anche se sembra un controsenso assurdo, recuperare i dati da una pen drive può essere in alcuni casi ben più complesso di recuperare i dati da un hard disk.

Abbandonando molti tecnicismi, inutili a mio avviso per il consumatore, eseguire la rimozione sicura della pen drive equivale a dare al computer il comando di fermare ogni tipo di operazione ed esecuzione sulla pennetta usb e di non considerarla più operativa. In fin dei conti pochi attimi di attesa e un’accortezza in più potrebbero mantenere i nostri dati al sicuro. Perchè quindi trovare giustificazioni per non farlo? 😀

Dati persi dopo uno shock elettrico

luglio 24, 2017

shockUno shock elettrico sembra dal nome un evento particolarmente forte e tragico. In realtà può essere definito “shock elettrico” anche un semplice sbalzo di corrente casalingo, che in alcuni casi, può causare gravi danneggiamenti alle apparecchiature elettroniche in casa o in ufficio, compresi computer e hard disk.

Cosa può causare uno sbalzo di corrente?

Sebbene a volte neanche ce ne accorgiamo, le interruzione improvvise di corrente sono molto frequenti; nella maggior parte dei casi tutto riparte e funziona senza alcun problema; in altri casi il nostro pc può subire un danneggiamento irriversibile.

Quali sono i danneggiamenti tipici da shock elettrico?

Il componente più delicato e suscettibile di un pc è senza dubbio l’hard disk montato al suo interno o collegato esternamente tramite periferica USB. In occasione di un brusco sbalzo di corrente il drive può riportare gravi danneggiamenti alle parti elettoniche, quali la scheda madre o nei casi più gravi alle superfici magnetiche. Basti pensare che uno sbalzo di corrente durante il funzionamento di un hard disk può determinare danneggiamenti ben peggiori rispetto ad una caduta del drive da spento.

E’ possibile recuperare i dati da un hard disk che ha subìto uno shock elettrico?

Sicuramente prima di affermare la recuperabilità di un hard disk è necessario formulare una diagnosi tecnica professionale. Nella maggior parte dei casi recuperare i dati dopo uno shock elettrico è possibile, sostituendo la scheda madre del drive con una esattamente identica a quella danneggiata. In alcuni casi però il danneggiamento riportato è ben più grave e colpisce il gruppo testine del drive. In questo caso le operazioni tecniche prevederanno un trapianto del gruppo testine in camera bianca e qualora la superficie magnetica del disco si trovi in buone condizioni, sarà possibile rientrare in possesso dei nostri dati.

Cosa è importante affermare in questi casi?Lo strumento più potente nelle nostre mani di fronte ad un caso di perdita dati rimane sempre il backup. Qualora non sia disponibile o troppo datato evitare le operazioni fai-da-te e rivolgersi sempre a laboratori competenti e professionali.

 

Dati cancellati da un server!Sono davvero persi per sempre?

giugno 14, 2017

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Il termine “server” può essere utilizzato per indicare diverse funzioni di un sistema che elabora e gestisce i dati tasmessi al suo interno.

Il malfunzionamento di un server o un’azione errata su di esso può compromettere il funzionamento degli elementi hardware che lo compongono.

Un’azione di cancellazione dati su un server può essere eseguita per un errore umano, nel caso in cui l’utente per incuria o disattenzione cancella accidentalmente files necessari al normale funzionamento del server, o si può verificare a causa di errori o virus nel sistema.

In entrambe le situazioni i file cancellati non vengono persi definitivamente. I dati anche se non più visibili all’interno dell’alberatura originaria, vengono memorizzati in piccole celle nascoste e grazie all’aiuto di specifici software possono essere ancora recuperati.

Qual’è l’errore principale che si commette dopo una cancellazione dati da un server?

L’errore principale che viene commesso dalla maggior parte degli utenti è l’utilizzo di software di recupero dati senza la competenza necessaria per farlo. Il rischio principale nell’eseguire un’operazione di recupero dati con software reperibili online, è quello di sovrascrivere quegli spazi lasciati liberi sull’hard disk dopo la cancellazione.

La percentuale più alta di fallimento nelle procedure di recupero files cancellati è infatti dovuta alle operazioni sbagliate di sovrascrittura dei cluster.

I cluster,una volta sovrascritti, perdono definitivamente le informazioni dei dati in essi contenuti e vengono sostituiti con altre informazioni. Una volta avvenuta la sovrascrittura ogni tentativo di recupero del file originario diventa vano.

Recuperare i dati cancellati da un server è possibile, solo se si affida il recupero dati server a mani esperte e professionali.

Leggi anche: Come recuperare dati persi da un server

 

 

BlackBerry bloccato: come recuperare i dati?

marzo 30, 2017

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Il BlackBerry è stato un telefono molto utilizzato prima della diffusione compulsiva di iPhone e Android.

Purtroppo oggi il suo mercato è ormai al tramonto. La sua quota di mercato, infatti, è pari allo zero.

Il prossimo alla decadenza purtroppo dai dati mondiali sembra sia il Windows Phone.

Vediamo insieme il perchè di questo importante declino.

Fino all’anno 2007 il BlackBerry è stato considerato un dispositivo efficiente e sicuro; veniva acquistato per la maggior parte da professionisti, manager o politici. L’uscita dell’iPhone inizialmente non preoccupò minimamente l’azienda canadese; il prodotto Apple non aveva infatti una tastiera fisica, non era sufficientemente sicuro e la sua batteria aveva un’autonomia limitata. Questi tre “difetti” sembravano insormontabili per i clienti BlacKBerry. Purtroppo questa convinzione si rivelò completamente errata e quando l’azienda Mike Lazaridis, fondatore di BlackBerry, iniziò a percepire il pericolo, ormai iPhone aveva conquistato il mercato mondiale.

Un altro elemento importante che ha segnato la sfiducia nei confronti dei dispositivi BlackBerry è stato un difetto ricorrente del sistema operativo che bloccava all’improvviso il cellulare e non permetteva più l’accesso ai dati contenuti.

Questo errore si verificava durante l’avvio del dispositivo, in particolare all’accensione dell’unità. I tentativi di sblocco da mani esperte sono stati numerosi, senza successo però.

Ma la vera innovazione oggi è poter recuperare i dati del tuo BlackBerry senza la necessità di sbloccarlo! Hai nel cassetto del tuo comodino un BlackBerry bloccato e non sei in possesso di un backup? L’unica soluzione per riavere i tuoi dati è il chip off della memoria.

Questa procedura innovativa rende possibile l’estrazione dei dati da telefoni con blocchi o danneggiamenti non risolvibili, semplicemente tramite la lettura della memoria del telefono.

Se desideri avere più info sul chip off leggi questi approfondimenti:

http://www.chiprecovery.it/

 

 

 

 

Recupero whatsapp da iOs

febbraio 2, 2017

ios-10-whatsapp-1-999x635Whatsapp si può definire uno strumento di comunicazione immediato ed universale; non esistono limiti al suo utilizzo.

Lo scambio di informazioni tramite questa App è di natura variabile, si passa a chat di tipo esclusivamente personale, a conversazioni e messaggi di tipo business.

Come proteggere quindi questo materiale così importante per noi?

La prima cosa da verificare è l’impostazione di backup all’interno del nostro profilo…è possibile chiedere al nostro smartphone di effettuare un backup di whatsapp di tipo giornaliero, settimanale o mensile.

Nel caso in cui desideriamo sostituire il nostro smartphone, basterà inserire la sim all’interno di un nuovo dispositivo, accedere al nostro account whatsapp e ritroveremo tutto il materiale salvato tramite il sistema di backup.

Ma se l’impostazione di backup non fosse stata attivata e improvvisamente whatsapp non fosse più disponibile? Le motivazioni possono essere davvero svariate; pensiamo alla caduta di un cellulare in acqua, al suo smarrimento, ad una cancellazione accidentale, ad un ripristino del cellulare, ecc,ecc.

In molti di questi casi è possibile recuperare i dati dal tuo smartphone, in altri purtroppo la risposta è negativa. Gli esperti nel campo del recupero dati possono recuperare whatsapp da un telefono iOs con delle forti limitazioni. Sicuramente nel caso di un danneggiamento o di una caduta in acqua, in assenza di un backup, gli sforzi tecnici si concentreranno sulla riparazione del telefono e la successiva elaborazione della memoria interna. Nei casi di ripristino o smarrimento dell’iOs le prospettive di riavere i propri dati sono praticamente nulle!! Ma la buona notizia invece è che, in caso lo smartphone abbia ricevuto una cancellazione dei dati accidentale, il recupero lo puoi fare proprio tu!!!

Esiste un software di nuovissima generazione in grado di recuperare i tuoi dati in maniera semplice e veloce!

Recupera whatsapp utilizzando una semplice demo gratuita e scopri che i tuoi dati li puoi recuperare fai-da-te!!!

 

 

Cosa possiamo fare per i nostri dati?

novembre 21, 2016

C’è in realtà qualcosa che possiamo fare per prevenire la perdita dei dati e ridurre il rischio di dover ricorrere a lunghe e costose tecniche di data recovery.

Il backup prima di tutto

Prima di dover correre ai ripari quando il “fattaccio” si è già compiuto e verificato, non sarebbe meglio evitarlo con alcune accortezze semplici come eseguire un backup? Scontato vero? Eppure non lo è affatto..Un’azione così semplice di pochi minuti ma così sottovalutata perchè si tende a pensare che per il backup c’è sempre tempo. Invece come vediamo troppo spesso di tempo non ce n’è e queste memorie spesso e volentieri ci abbandonano all’improvviso senza prima dare cenni di cedimento che avrebbero potuto allarmarci e farci correre ai ripari. Quando è troppo tardi invece si ricorre ad operazioni talvolta anche molto costose come quelle per recuperare i dati che spesso non sono proprio alla portata di tutti. Eseguire una o più copie del proprio lavoro o del proprio hard disk di casa metterebbe al sicuro i dati; pensate che ci sono fotografi professionisti che non eseguono backup da uno o più anni?! Come è possibile pensare che supporti particolarissimi come sd card, pendrive o cd possano salvare i nostri dati e quindi metterli al sicuro? Oltretutto questi supporti sono tutto fuorchè semplici da operare.

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La rimozione sicura

Oltre il backup, e qui pensiamo alle memoria esterne come pendrive e hard disk usb, sarebbe opportuno disconnettere in maniera sicura i propri dispositivi ed evitare così che subiscano danni da rimozione forzata e shock di qualsiasi genere.

Anche eseguire la rimozione sicura ogni volta che si disconnette un dispositivo USB o un pendrive o qualsiasi altra memoria con collegamento usb è necessario ricordare di spendere pochi istanti per rimuovere in sicurezza i proprio contenuti.

 

Smartphone e sicurezza

novembre 7, 2016

Da un recente sondaggio portato avanti da Kaspersky su dodicimila persone tra Stati Uniti ed Europa è emerso che il 50% degli smartphone è esposto al rischio di essere attaccato ed infettato da virus e malware. Si può prevenire la perdita dei dati per attacco da virus, ma vediamo di capirci qualcosa di più.

suggerimenti-per-la-sicurezza-dello-smartphone

Mentre tutti gli utenti più o meno informati sono a conoscenza della necessità di mettere in sicurezza il proprio pc mediante l’installazione di antivirus, a pagamento o gratuiti, sembra che una percentuale minima di utenti che utilizzano gli smartphone per la connessione alla rete ritengano opportuno salvaguardare i propri contenuti e gestire i propri accessi mediante un antivirus. Ciò che viene fuori dalla ricerca del noto produttore di antivirus Kaspersky è che poco più della metà degli utenti usa antivirus per il proprio smartphone e ne conosce quindi il rischio, i pc continuano ad essere i dispositivi più protetti (come se il tablet non potesse essere infettato), mentre una certa percentuale, seppur relativamente bassa (anche se preoccupante visti i tempi) ignora addirittura che ci sia bisogno di proteggere anche i dispositivi mobili.

La soluzione più gettonata è quella di inserire password pensando di proteggere lo smartphone o il tablet, ma la password, certamente, protegge solo “fisicamente” il dispositivo, ovvero evita che qualcun’altro possa accedervi inserendo un codice di protezione (o codice di sblocco) e non ha nulla a che vedere con la sicurezza rispetto ai virus.

Sicurezza sui sistemi Android

Sappiamo che il sistema operativo Android è più aperto rispetto ai concorrenti iOS (previsto da Apple) o Windows Phone. Essere un sistema operativo “aperto” ha vantaggi per l’utente ma anche svantaggi dal punto di vista della sicurezza perchè lo espone inevitabilmente a maggiori rischi. Questo fa sì che Android sia molto appetibile per gli hacker informatici che implementano nuove strategie per spiare l’attività degli utenti, rubarne l’identità, attivare servizi a pagamento e molto altro. Restando in tema Android per ridurre nettamente il rischio di contagio è consigliabile scaricare app solo dal Play Store (anche se non è da ritenersi sicuro al 100% perchè sembra che i virus siano arrivati anche lì!).

Sicurezza sui sistemi iOS iPhone

Il vantaggio di non essere un sistema aperto fa sì che un iPhone sia immune da virus e malware.
Il sistema operativo iOS da sempre conosciuto come un sistema chiuso ha standard di sicurezza estremamente alti, non occorre installare alcun antivirus poichè i blocchi per la sicurezza sono già integrati nel dispositivo.